Il ruolo della vitamina D nel metabolismo dell’omocisteina in gravidanza

omocisteina

Durante la gravidanza, il corretto funzionamento dei meccanismi metabolici è essenziale per garantire il benessere della madre e lo sviluppo del feto. Uno degli elementi chiave di questo equilibrio è l’omocisteina, un aminoacido solforato che, se presente in quantità elevate nel sangue, può rappresentare un fattore di rischio per diverse complicazioni ostetriche. Mantenere livelli adeguati di omocisteina è particolarmente importante durante tutte le fasi di gestazione, quando ogni squilibrio può influenzare la funzione placentare, la coagulazione e l’ambiente immunologico.

Come viene metabolizzata l’omocisteina

L’omocisteina si forma a partire dalla metionina, un aminoacido introdotto con gli alimenti, soprattutto di origine animale può essere trasformata attraverso due principali vie metaboliche1:

  • la rimetilazione, che la riconverte in metionina grazie a enzimi che dipendono da acido folico e vitamina B12;
  • la transulfurazione, che la trasforma in cistationina e poi in cisteina, grazie all’enzima CBS (cystathionine β-synthase), con il supporto della vitamina B6.

Se questi meccanismi non funzionano correttamente — per esempio a causa di carenze vitaminiche o alterazioni genetiche — l’omocisteina può accumularsi nel sangue, portando all’iperomocisteinemia In gravidanza, l’omocisteina alta, come confermato da diversi studi, può essere associata a preeclampsia, aborti ricorrenti e alterazioni dello sviluppo embrionale.

Vitamina D e metabolismo dell’omocisteina in gravidanza

Negli ultimi anni è emerso un legame interessante tra vitamina D e metabolismo dell’omocisteina. Oltre al suo ruolo ben noto nella salute delle ossa e del sistema immunitario, la vitamina D sembra anche influenzare il funzionamento di alcuni enzimi coinvolti nella trasformazione dell’omocisteina. In particolare, studi recenti hanno dimostrato che la vitamina D può stimolare l’attività dell’enzima cystathionine β-synthase (CBS)2, uno degli enzimi chiave della via della transulfurazione. Questo aiuta l’organismo a convertire l’omocisteina in cistationina, favorendone quindi lo smaltimento e riducendo il rischio che l’omocisteina si accumuli nel sangue. Mantenere livelli adeguati di vitamina D, che sembra favorire il corretto metabolismo dell’omocisteina, è particolarmente importante in gravidanza. L’omocisteina alta è stata infatti associata a complicanze ostetriche come aborti ricorrenti, difetti dello sviluppo fetale e preeclampsia. Restando nell’ambito della preeclampsia, uno studio sistematico e una meta-analisi condotti da Serrano-Díaz et al. (2018)3 hanno evidenziato che bassi livelli di vitamina D aumentano il rischio di preeclampsia. In questo contesto, un’adeguata integrazione di vitamina D potrebbe rappresentare una strategia preziosa per favorire un equilibrio metabolico e immunologico ottimale, promuovendo una gravidanza sana per madre e bambino.

Mutazione MTHFR, vitamina D e metabolismo dell’omocisteina: cosa sapere

Una delle principali alterazioni genetiche che influenzano il metabolismo dell’omocisteina è la mutazione C677T del gene MTHFR, che riduce l’efficienza dell’enzima responsabile della rimetilazione, favorendo l’accumulo di omocisteina nel sangue. Durante la gravidanza, questo accumulo può rappresentare un fattore di rischio significativo, poiché può compromettere il delicato equilibrio metabolico necessario per il corretto sviluppo del feto. Se a questo si aggiunge una carenza di vitamina D, la situazione può complicarsi ulteriormente, aumentando i livelli di omocisteina e, di conseguenza, incrementando i rischi di eventi sfavorevoli per la salute della madre e del bambino.

Uno studio condotto da Ota et al4. ha evidenziato come la combinazione tra mutazione MTHFR e bassi livelli di vitamina D possa alterare anche il delicato equilibrio immunitario materno, aumentando l’attività delle cellule NK (natural killer). In un contesto come quello della gravidanza, dove il sistema immunitario deve adattarsi alla presenza di un organismo geneticamente distinto, un’eccessiva attivazione delle cellule NK può diventare un fattore di rischio per l’impianto embrionale o per lo sviluppo della placenta.

Supportare il metabolismo dell’omocisteina per una gravidanza più sicura

Supportare il corretto metabolismo dell’omocisteina durante la gravidanza è fondamentale per la salute della madre e per il corretto sviluppo del feto. Una dieta bilanciata, ricca di folati naturali, vitamine del gruppo B e anche vitamina D, può rappresentare il primo strumento di prevenzione. Questi nutrienti sono coinvolti nei processi biochimici che regolano il metabolismo dell’omocisteina.  Per quanto riguarda la vitamina D, da diversi studi, sembra che può contribuire all’attivazione degli enzimi chiave della trasformazione metabolica dell’omocisteina.

Accanto a un’alimentazione mirata, una strategia di supplementazione personalizzata può rappresentare un valido supporto. Integratori formulati con vitamine in forma attiva e ad alta biodisponibilità possono contribuire a mantenere l’equilibrio metabolico e sostenere le esigenze specifiche della gravidanza. Condividere il percorso con il proprio medico, consente di costruire un approccio preventivo efficace, in grado di promuovere una gestazione più sicura e di favorire il benessere complessivo di madre e bambino.

Fonti:

1Finkelstein JD. The metabolism of homocysteine: pathways and regulation. Eur J Pediatr. 1998 Apr;157 Suppl 2:S40-4. doi: 10.1007/pl00014300. PMID: 9587024.

2Kriebitzsch C, Verlinden L, Eelen G, van Schoor NM, Swart K, Lips P, Meyer MB, Pike JW, Boonen S, Carlberg C, Vitvitsky V, Bouillon R, Banerjee R, Verstuyf A. 1,25-dihydroxyvitamin D3 influences cellular homocysteine levels in murine preosteoblastic MC3T3-E1 cells by direct regulation of cystathionine β-synthase. J Bone Miner Res. 2011 Dec;26(12):2991-3000. doi: 10.1002/jbmr.493. PMID: 21898591; PMCID: PMC3222742.

3Serrano-Díaz NC, Gamboa-Delgado EM, Domínguez-Urrego CL, Vesga-Varela AL, Serrano-Gómez SE, Quintero-Lesmes DC. Vitamin D and risk of preeclampsia: A systematic review and meta-analysis. Biomedica. 2018 May 1;38 Suppl 1:43-53. English, Spanish. doi: 10.7705/biomedica.v38i0.3683. PMID: 29874709.

4Vitamin D insufficiency is the risk factor for hyperhomocysteinemia derived from MTHFR C677T gene polymorphism in women with recurrent pregnancy losses Ota, Kuniaki et al. Fertility and Sterility, Volume 112, Issue 3, e405

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