CHE COS’È L’OMOCISTEINA?
L’omocisteina è un aminoacido non proteico prodotto dal metabolismo della metionina, un aminoacido solforato essenziale che viene introdotto nel nostro organismo con la dieta (proteine) attraverso il consumo di carne, uova, latte e legumi.
Il suo metabolismo (produzione ed eliminazione) viene regolato grazie all’attività di enzimi e vitamine come i folati (vitamina B9 in forma naturale o sintetica come metiltetraidrofolato) o l’acido folico (forma sintetica della stessa vitamina) e le vitamine B6, B12 e B2.
Una carenza di folati/acido folico e di queste vitamine può far sì che l’omocisteina in eccesso non venga smaltita provocando così dei danni a livello delle pareti dei vasi sanguigni. L’iperomocisteinemia (omocisteina in eccesso) è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, cerebrali (è stata associata a un maggior rischio di sviluppare demenza di Alzheimer), patologie della gravidanza (come il difetto della crescita fetale, distacco prematuro di placenta e aborti spontanei e ripetuti) e per fratture ossee di natura osteoporotica sia negli uomini che nelle donne di età avanzata.
I livelli plasmatici di omocisteina vanno quindi tenuti sotto controllo soprattutto in caso di difetto genetico a due enzimi coinvolti nel suo smaltimento, l’MTHFR e il CBS, o in caso si segua una alimentazione dove le vitamine del gruppo B sono carenti (ad esempio le diete vegetariane e vegane carenti per la vitamina B12).
QUALI SONO LE PERSONE A RISCHIO DI IPEROMOCISTEINEMIA?
Le persone che maggiormente devono tenere sotto controllo la propria omocisteina plasmatica sono:
- chi presenta fattori di rischio cardiovascolari (infarto, trombosi, embolia, rivascolarizzazione, trapianto cardiaco)
- le donne in gravidanza
- le donne in terapia con anticoncezionali orali
- le donne in menopausa
- chi è affetto da osteoporosi
- chi è affetto da sindrome metabolica
- chi segue una dieta squilibrata
QUALI SONO I VALORI DELL’OMOCISTEINA?
Quando l’omocisteina plasmatica supera il valore di 12 µmol/L, si parla di iperomocisteinemia: è borderline quando il valore plasmatico di omocisteina è di 10-12 µmoli/l, moderata quando è di 13-30 µmoli/l, intermedia quando è di 30-100 µmoli/l e severa se il valore plasmatico di omocisteina supera le 100 µmoli/l.
COSA FARE IN CASO DI IPEROMOCISTEINEMIA?
È importante modificare lo stile di vita ed il comportamento alimentare, ossia:
- Aumentare l’assunzione di frutta e verdura, ricca di vitamine del gruppo B, ricordando che:
- con la cottura le vitamine si denaturano, ecco perchè si consiglia di consumare – quanto più possibile – cibi crudi o cotti a basse temperature e/o per breve tempo preferendo, per esempio, la cottura al vapore.
- sono vitamine idrosolubili quindi si sciolgono nell’acqua che utilizziamo per lavare la frutta e la verdura, non lasciamola quindi “in ammollo”;
- abolire il fumo;
- incrementare l’attività fisica;
- ridurre il consumo di alcol e caffè.
Se tutto questo non dovesse bastare o nel caso si abbia un difetto genetico agli enzimi sopracitati, è necessario assumere integratori che contengano le vitamine del gruppo B o, meglio ancora, integratori specifici che contengano tutte le sostanze che consentono un corretto metabolismo dell’omocisteina, ossia le vitamine B6, B12, B2, folati, betaina e zinco.