Omocisteina alta e peso corporeo

L’obesità e il sovrappeso sono condizioni che concorrono allo sviluppo di problemi cardiovascolari, ma è stato dimostrato che i soggetti obesi riscontrano anche alte concentrazioni di omocisteina nel sangue, un rischio aggiuntivo per la salute del cuore. In generale, è stato dimostrato che esistono diversi fattori che accomunano soggetti con obesità e con omocisteina alta, come la carenza di vitamina B12 e una maggiore predisposizione a sviluppare episodi di ictus. Nell’articolo di oggi indagheremo tute le correlazioni esistenti tra queste due condizioni e parleremo del ruolo delle sane abitudini, come alimentazione sana ed esercizio fisico, nel proteggere la salute cardiovascolare e nel correggere sia l’obesità che le concentrazioni di omocisteina.

Obesità: che cos’è e quali sono i rischi per la salute?

L’obesità è definita come un eccesso di peso e tessuto adiposo ed è uno dei rischi per la salute più diffusi nella popolazione mondiale. Se trascurata, questa condizione può portare a diverse problematiche che coinvolgono l’apparato respiratorio, cardiaco, vascolare e osseo.

Una delle complicanze dell’obesità è la sindrome metabolica, una combinazione di sintomi e condizioni cliniche che influenza direttamente il rischio di problemi cardiovascolari, tra cui l’ictus. Tra tutti i fattori che caratterizzano la sindrome metabolica, troviamo l’obesità addominale, elevati livelli di trigliceridi e glicemia a digiuno e ipertensione arteriosa. Alla base di tutte queste condizioni, che possono essere diversamente combinate nella sindrome metabolica, è presente l’insulino-resistenza: l’insulina prodotta dal pancreas è scarsa e il glucosio rimane in circolo, aumentando così la glicemia.

L’obesità è correlata all’omocisteina alta?

Sappiamo che l’omocisteina alta, assieme all’obesità e molti altri fattori, può essere una minaccia per la salute vascolare. A.L.I.Ce Italia Odv, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, sostiene che, oltre l’eccesso di peso, l’iperomocisteinemia è anche un altro importantissimo fattore di rischio per l’ ictus cerebrale. Esiste, quindi, una correlazione tra obesità e omocisteina alta?

L’associazione tra obesità patologica e iperomocisteinemia è stata indagata in diverse analisi cliniche e ancora oggi la comunità scientifica sta cercando una risposta esaustiva sulla natura di questa relazione. Uno studio, pubblicato su Clinical Hemorheology and Microcirculation1, ha messo a confronto le concentrazioni di omocisteina con i vari fattori che caratterizzano la sindrome metabolica. I risultati indicano che i pazienti con obesità patologica avevano livelli di omocisteina più alti rispetto ai controlli sani e che l’eccesso di questo aminoacido corrispondeva alla presenza di obesità addominale e resistenza all’insulina. Pertanto si ipotizza che l’obesità, in concomitanza con l’omocisteina alta, può aumentare il rischio aterotrombotico e la predisposizione all’ictus.

Un’altra interessante analisi2 evidenzia che negli individui obesi è maggiore la presenza della proteina C-reattiva, sintetizzata dal fegato, rispetto ai non obesi. Questa proteina è considerata un segnale di rischio per problemi di natura cardiovascolare. In poche parole, lo studio indica che il tessuto adiposo addominale può essere coinvolto nella produzione e regolazione del livello di proteina C-reattiva e che l’obesità si accompagna ad uno stato di infiammazione. Inoltre, la prevalenza di sindrome metabolica era più alta nei soggetti che riscontravano anche livelli alti di proteina C-reattiva e omocisteina rispetto a coloro che ne avevano di più bassi.

Ulteriori ricerche hanno inoltre dimostrato che negli individui obesi si riscontrano solitamente bassi livelli di vitamina B12, e che questa condizione potrebbe compromettere il metabolismo delle cellule adipose soprattutto in gravidanza. Di conseguenza, aumenta la predisposizione ad accumulare tessuto adiposo e aggravare lo stato infiammatorio.
A risultati simili è arrivato uno studio italiano, condotto all’Ospedale Bambin Gesù3, che conferma questo dato anche nella popolazione di bambini, adolescenti e giovani adulti.

Obesità e omocisteina alta: cosa mangiare per mantenersi in salute

Per intervenire sull’eccesso di peso e prevenire i rischi cardiocircolatori correlati è necessario adottare uno stile di vita corretto che parta innanzitutto dalla tavola. Un’ alimentazione sana ed equilibrata, sia in termini di calorie introdotte che di nutrienti, può preservare la salute del cuore e controllando tutti quei fattori, come sovrappeso e omocisteina alta, che possono creare dei disturbi alle funzionalità del cuore.

L’Associazione Medici Endocrinologici (AME)4 ha redatto delle linee guida nella gestione dell’obesità che prevede pasti leggeri e completi, ricchi di verdura cruda e cotta, cereali integrali, carne e pesce magri, legumi, frutta, formaggi magri e olio EVO.

Un’apposta dieta per l’omocisteina alta deve essere completa anche di alimenti ricchi di acido folico e vitamine del gruppo B, che partecipano al metabolismo e all’eliminazione di questo aminoacido nel corpo. Tra i cibi consigliati, secondo le linee guida “Nutrizione e stile di vita nell’iperomocisteinemia5” redatto dai docenti dell’Università di Pavia, troviamo il pesce, la carne, la frutta e la verdura, le uova e i latticini. Le cotture al vapore tendono a mantenere un buon quantitativo di questi nutrienti.

Tra le abitudini alimentari da evitare, per la salute generale, c’è l’eccessivo consumo di cibi fast-food, alimenti molto salati o conditi, alcool, bevande gassate e zuccherate, cibi molto processati, formaggi grassi e insaccati.

Un’altra buona abitudine per ottenere benefici nel controllo del peso e dell’omocisteina è fare una regolare attività fisica. Sempre secondo le linee guida dell’Università di Pavia, è fondamentale evitare la sedentarietà facendo esercizio aerobico quotidiano. Via quindi alle passeggiate a piedi, in bicicletta o corsa, possibilmente 30 minuti tutti i giorni oppure 45 minuti 3 volte a settimana. La stessa tipologia di esercizio è indicata anche nei soggetti in sovrappeso per diminuire il grasso viscerale, la pressione arteriosa e l’insulino-resistenza.

1Vayá, Amparo et al. ‘Homocysteine Levels in Morbidly Obese Patients. Its Association with Waist Circumference and Insulin Resistance’. 1 Jan. 2012 : 49 – 56. [1] Kim J, Pyo S, Yoon DW, Lee S, Lim JY, Heo JS, Lee S, Shin C. The co-existence of elevated high sensitivity C-reactive protein and homocysteine levels is associated with increased risk of metabolic syndrome: A 6-year follow-up study. PLoS One. 2018 Oct 23;13(10):e0206157. doi: 10.1371/journal.pone.0206157. PMID: 30352089; PMCID: PMC6198954.

2 Kim J, Pyo S, Yoon DW, Lee S, Lim JY, Heo JS, Lee S, Shin C. The co-existence of elevated high sensitivity C-reactive protein and homocysteine levels is associated with increased risk of metabolic syndrome: A 6-year follow-up study. PLoS One. 2018 Oct 23;13(10):e0206157. doi: 10.1371/journal.pone.0206157. PMID: 30352089; PMCID: PMC6198954.

3 Aureli A, Recupero R, Mariani M, Manco M, Carlomagno F, Bocchini S, Nicodemo M, Marchili MR, Cianfarani S, Cappa M, Fintini D. Low Levels of Serum Total Vitamin B12 Are Associated with Worse Metabolic Phenotype in a Large Population of Children, Adolescents and Young Adults, from Underweight to Severe Obesity. Int J Mol Sci. 2023 Nov 22;24(23):16588. doi: 10.3390/ijms242316588. PMID: 38068910; PMCID: PMC10706451.

4AME (Associazione Medici Endocrinologi), Linea guida per la terapia del sovrappeso e dell’obesità resistenti al trattamento comportamentale nella popolazione adulta con comorbilità metaboliche, Istituto Superiore di Sanità

5S.Argenti, R.Bazzano, H.Cena, Nutrizione e stile di vita nell’iperomocisteinemia, https://spmsf.unipv.it/attachments/article/199/Iperomocisteinemia.pdf

Fonti:

  • https://www.aliceitalia.org/notizie/alimentazione-e-rischio-cerebrovascolare-il-ruolo-dellomocisteina/
  • Vayá, Amparo et al. ‘Homocysteine Levels in Morbidly Obese Patients. Its Association with Waist Circumference and Insulin Resistance’. 1 Jan. 2012 : 49 – 56.
  • Kim J, Pyo S, Yoon DW, Lee S, Lim JY, Heo JS, Lee S, Shin C. The co-existence of elevated high sensitivity C-reactive protein and homocysteine levels is associated with increased risk of metabolic syndrome: A 6-year follow-up study. PLoS One. 2018 Oct 23;13(10):e0206157. doi: 10.1371/journal.pone.0206157. PMID: 30352089; PMCID: PMC6198954.
  • Aureli A, Recupero R, Mariani M, Manco M, Carlomagno F, Bocchini S, Nicodemo M, Marchili MR, Cianfarani S, Cappa M, Fintini D. Low Levels of Serum Total Vitamin B12 Are Associated with Worse Metabolic Phenotype in a Large Population of Children, Adolescents and Young Adults, from Underweight to Severe Obesity. Int J Mol Sci. 2023 Nov 22;24(23):16588. doi: 10.3390/ijms242316588. PMID: 38068910; PMCID: PMC10706451.
  • https://www.lanutrizione.it/parliamo-di/terapia-funzionale-in-condizioni-patologiche/disordini-endocrini-e-metabolici/obesita-sindrome-metabolica/
  • https://www.endocrinology.org/press/press-releases/vitamin-b12-deficiency-linked-to-obesity-during-pregnancy/
  • https://www.nutrientiesupplementi.it/attualita/item/651-la-carenza-di-vitamina-b12-puo-legarsi-a-obesita-in-corso-di-gravidanza





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