Prevenire le malattie cardiovascolari e l’ictus riducendo i livelli di omocisteina

Studi e indagini cliniche dimostrano che alti livelli di omocisteina nel sangue (Iperomocisteinemia) rappresentano un fattore di rischio cerebro-cardiovascolare e, di conseguenza, aumentino la possibilità che insorgano episodi di ictus ischemico. Le stesse revisioni scientifiche hanno messo in luce il ruolo dell’acido folico e delle vitamine del gruppo B come strategie di prevenzione per la salute cardiovascolare e per il rischio di ictus. D’altronde, queste vitamine partecipano in prima istanza alla trasformazione dell’omocisteina durante i processi metabolici dell’organismo, e la loro mancanza è una delle cause dirette dell’aumento di questo aminoacido. Anche la pratica dello sport, una dieta equilibrata e uno stile di vita sano concorrono a preservare il cuore e il sistema cardiovascolare, con grandi benefici per la salute. 

Omocisteina alta: un fattore di rischio per ictus e malattie cardiovascolari

Tra gli autorevoli studi in materia, la meta-analisi di Jakubowski “Homocysteine Modification In Protein Structure/Function And Human Disease” conferma che l’omocisteina alta nel sangue costituisce un fattore di rischio primario per l’insorgenza di disturbi cardiovascolari, cardiaci e cerebrali, tra cui l’ictus.

L’omocisteina è un aminoacido prodotto dal nostro organismo a partire dalla metionina, una componente delle proteine animali e vegetali. Normalmente, l’omocisteina plasmatica è presente in dosi minime, perché viene rapidamente convertita in altre sostanze utili ed è soggetta a due processi: la riconversione in metionina (cioè lo stesso amminoacido da cui proviene) e la produzione di cisteina.

La maggior parte dell’omocisteina nel sangue è presente sottoforma di legami con alcune proteine, ma questo aminoacido si può presentare in forma libera tendendo ad ossidarsi. Questa forma è la principale responsabile della disfunzionalità dell’endotelio, ossia lo strato interno che ricopre le pareti dei vasi sanguigni. Questo tessuto partecipa a proliferazione cellulare e alla regolazione di fenomeni infiammatori. Le disfunzioni dell’endotelio sono dunque alla base della formazione delle cosiddette placche aterosclerotiche, che possono essere causate da una risposta infiammatoria inefficace contro l’accumulo di lipidi, radicali liberi o cellule muscolari lisce. La presenza di placche, l’ispessimento del tessuto e lesioni dell’epitelio non permettono al sangue di fluire in maniera corretta nelle arterie e portare un’adeguata carica di ossigeno e nutrienti nell’area cerebrale; da qui, possono verificarsi fenomeni di ictus ischemico.

Omocisteina e acido folico: perché è importante il supplemento di Vitamine del gruppo B?

Le evidenze analizzate fino ad oggi mettono in luce il ruolo dell’omocisteina alta come fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Ad esempio, nella meta-analisi Yanping et al, “Folic Acid Supplementation and the Risk of Cardiovascular Diseases: A Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials” si può riscontrare che per ogni aumento di 5 lmol/L dei livelli sierici di omocisteina, vi è un aumento del 32% del rischio di cardiopatie ischemiche e del 59% del rischio di ictus.

Grazie a queste evidenze è possibile pensare a strategie di intervento e prevenzione per tenere sotto controllo i livelli di omocisteina nel sangue. Una delle più efficaci è rappresentata dalla supplementazione di acido folico e vitamine del gruppo B, entrambe nelle loro forme attive, all’interno di uno stile di vita sano. La revisione di Yanping et al. cita diversi studi epidemiologici osservazionali e genetici, che indicano una riduzione del 10% del rischio di ictus e del 4% del rischio complessivo di disturbi cardiovascolari con l’integrazione di acido folico rispetto al gruppo di controllo.

La carenza di acido folico e di vitamine del gruppo B (vitamine B6, B9 e B12) è una delle cause dell’aumento dei livelli di omocisteina nel sangue, poiché entrambe partecipano al metabolismo dell’omocisteina (riconversione in metionina e rimetilazione in cisteina) e alla sua espulsione dall’organismo. Integratori come Normocis©® 400, a base delle forme attive di vitamine B e acido folico, sono grado di abbassare i livelli di omocisteina nel sangue e compensare eventuali mancanze date da stile di vita e fattori genetici.

Come abbassare l’omocisteina con sport e stile di vita sano

L’integrazione di acido folico e vitamine B dev’essere affiancata da una dieta equilibrata e uno stile di vita sano che, è dimostrato, sono in grado di prevenire l’ictus cerebrale e qualsiasi disturbo cardiovascolare. La prima regola da osservare per preservare la salute cardiovascolare è evitare assolutamente di fumare: il tabagismo è una delle prime cause della formazione di placche e trombi nelle arterie.

Per aumentare le performance del cuore è importante avere una vita attiva. Gli esperti consigliano di alternare attività aerobica a quella anaerobica, scegliendo programmi di allenamento personalizzato, oppure di optare per la corsa e il nuoto che migliorano la resistenza cardiaca. L’attività fisica, di qualsiasi tipo, dev’essere svolta regolarmente, almeno 2-3 volte a settimana. 

L’alimentazione quotidiana deve ridurre al minimo l’alcool, i cibi eccessivamente salati e ricchi di grassi saturi. La cottura dei cibi svolge un ruolo molto importante per preservare i nutrienti giusti; in questo caso, è preferibile optare per cotture in padella o alla griglia.

Nel cibo, l’acido folico si trova sotto forma di folato, che è presente ad esempio nelle verdure a foglia verde, nei legumi e nelle uova. Le vitamine del gruppo B sono presenti anche nella carne bianca, in molti tipi di pesce azzurro e nelle uova.

Fonte: Hieronim Jakubowski, “Homocysteine Modification In Protein Structure/Function And Human Disease” Physiol Rev 99: 555–604, 2019. Published November 14, 2018; doi: 10.1152/physrev.00003.2018.

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