Omocisteina alta in gravidanza: un fattore di rischio per la mamma e il bambino

La gravidanza è un periodo denso di emozioni e di cambiamenti per la donna da vivere in completa serenità. Proprio per questo è importante che il corpo abbia il giusto equilibrio di micronutrienti e sostanze importanti per sostenere la corretta crescita e lo sviluppo del futuro bimbo.      

La carenza di particolari nutrienti infatti può portare all’insorgere di fattori di rischio come l’omocisteina alta, pericolosa per il successo della gravidanza e quindi della salute del bambino. 

Cos’è l’omocisteina

L’omocisteina è un aminoacido che deriva dalla metionina, aminoacido che introduciamo quando mangiamo cibi ricchi di proteine come legumi, carne e uova ecc..

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella donna i valori di omocisteina sono considerati nella norma quando rientrano nei 10 micromoli/litro.

Per mantenere i giusti valori di omocisteina nel sangue intervengono diverse reazioni biochimiche a cui prendono parte determinati enzimi e vitamine come i folati (la vitamina B9 in forma naturale o sintetica nota come acido folico) e le vitamine del gruppo B, in particolare le vitamine B2, B6 e B12. Cosa succede quando nel corpo si registra una carenza di folati/acido folico e vitamine del gruppo B? L’omocisteina non viene smaltita correttamente, si accumula nel nostro organismo e i valori di omocisteina diventano fuori controllo; si parla ovvero di iperomocisteinemia.

Purtroppo i sintomi dell’omocisteina alta non sono evidenti ed è per questo che si parla di fattore di rischio silente. Nelle donne in gravidanza l’omocisteina alta e non tenuta sotto controllo può essere la causa di gravi problematiche per la mamma e il bambino

Il giusto mix di nutrienti per una gravidanza in salute

Abbiamo visto come il giusto equilibrio di folati/acido folico e vitamine del gruppo B sia un prerequisito molto importante per la corretta metabolizzazione dell’omocisteina ed evitarne quindi livelli alti nel sangue. Una corretta ed adeguata alimentazione è un buon punto di partenza per vivere una gravidanza sana e tranquilla per la donna e il bimbo in grembo. 

Secondo diversi studi, è importante che l’organismo abbia il corretto equilibrio di nutrienti già dal periodo periconcezionale, che include il concepimento, l’impianto del seme, la placentazione e l’embriogenesi ovvero il periodo in cui si forma e si sviluppa l’embrione perché influenza la fertilità e il successo della gravidanza. Vediamo quindi perché sono importanti le vitamine del gruppo B, il loro ruolo nell’organismo e in quali alimenti possiamo trovarli. 

Ogni vitamina del gruppo B riveste all’interno del nostro organismo una specifica funzione utile per il corretto metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi; e sono anche importanti per il corretto funzionamento del sistema nervoso, per esempio le vitamine B2, B6 e B12 contribuiscono alla produzione dei neurotrasmettitori del sistema nervoso. Gli alimenti da cui possiamo trarre vitamine del gruppo B sono di origine animale e vegetale come carne, latte, uova, pesce, legumi o anche cereali integrali e derivati. 

Quanto al folato/acido folico, ovvero la vitamina B9, è importantissimo perché previene alcune malformazioni nel feto come la spina bifida e al tubo neurale, la struttura presente negli embrioni da cui si origina il sistema nervoso centrale. Secondo le linee guide nutrizionali, l’apporto di acido folico in gravidanza deve essere almeno di 400 microgrammi al giorno, quindi in quali cibi è possibile trovarlo? Gli alimenti ricchi di vitamina B9 sono gli ortaggi come gli spinaci, le bietole, i broccoli; anche i legumi e le noci ne sono ricche. 

Omocisteina alta in gravidanza: pericoli in vista per il feto e la mamma

È fondamentale che il corpo di una donna in cerca di gravidanza o già in dolce attesa assuma il corretto quantitativo di vitamine e nutrienti come le vitamine del gruppo B e folato/ acido folico perché questi sono alcuni fattori e cofattori del ciclo di metabolismo dell’omocisteina, ovvero aiutano nello smaltimento dell’omocisteina in eccesso dal nostro organismo. 

Se il giusto equilibrio di queste sostanze non è garantito, i valori di omocisteina aumentano e, se non tenuti sotto controllo, causano diverse malformazioni al tubo neurale del feto, come spina bifida e anencefalia, e problemi anche alla mamma con rischio della gravidanza stessa. Vediamo nel dettaglio: 

• La spina bifida è una malformazione congenita del midollo spinale del feto, dei nervi e delle strutture adiacenti di rivestimento (vertebre, muscoli, cute): sono possibili diversi livelli di gravità e di disabilità funzionale. La spina bifida insorge in genere nel primo mese di gravidanza e solo nei casi più manifesti è pissobile una diagnosi prenatale. 

•L’anencefalia è una anomalia malformativa del feto, incompatibile con la vita, dovuta al mancato sviluppo dell’encefalo e delle ossa del cranio. È la più comune delle malformazioni che non consentono vita autonoma post-natale.

•La preclampsia che può presentarsi nella seconda metà della gravidanza, consiste nell’ aumento della pressione arteriosa (ipertensione), perdita di proteine con le urine e gonfiori agli arti inferiori della mamma. 

Morte intrauterina e aborto spontaneo ricorrente. Gli aborti precoci potrebbero essere causati da un danno a livello dei vasi corionici e dell’endometrio che portano ad un difetto di impianto dell’embrione.

Trombosi venosa cerebrale che consiste in un’occlusione delle vene che trasportano il sangue dal cervello al cuore.

In conclusione, mantenere un equilibrio salutare di omocisteina durante la gravidanza è fondamentale per la salute della madre e del feto. Oltre a una dieta equilibrata, anche l’assunzione di integratori alimentari può contribuire ad abbassare i livelli di omocisteina alta. Agire in prevenzione quindi è possibile e così si riduce il rischio di complicanze! 

Vuoi saperne di più sull’alimentazione in gravidanza? Scarica il nostro opuscolo “Alimentazione in gravidanza”, lo trovi nella pagina “Omocisteina“. 

Fonti: 

https://spmsf.unipv.it/attachments/article/199/Iperomocisteinemia.pdf

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/o/omocisteina-analisi-cliniche

D’Souza SW, Glazier JD. Homocysteine Metabolism in Pregnancy and Deelopmental Impacts. Front Cell Dev Biol. 2022 Jun 30;10:802285. doi: 10.3389/fcell.2022.802285. PMID: 35846363; PMCID: PMC9280125.

Cetin, Berti, Parisi, Alimentazione in gravidanza, 2010

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