Disturbi al cuore: segnali, sintomi e prevenzione

Disturbi Al Cuore: Segnali, Sintomi E Prevenzione

Ti prendi cura del tuo cuore?

Lo scorso 29 settembre la World Heart Federation ha celebrato la giornata mondiale del cuore, campagna attiva da ben 19, anni promossa e coordinata anche in Italia dalla Fondazione Italiana per il Cuore.

La giornata, come ogni anno, ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari, attraverso l’adozione di uno stile di vita salutare sia a livello individuale che comunitario.

Lo slogan di quest’anno è stato “My hearth, Your hearth” (“Il mio cuore, il tuo cuore”) invitando all’azione – “BE A HEART HERO” (Diventa un eroe del cuore) – attraverso tre semplici comportamenti:

  • prometti di fare qualcosa per il tuo cuore: controlla la pressione, smetti di fumare, mangia cibo sano e fai attività fisica,
  • condividi la tua promessa per coinvolgere anche gli altri attraverso la creazione di poster da condividere sui social,
  • mantieni la promessa!

Come ormai tutti sanno le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità e invalidità, nonostante siano tra le patologie meglio conosciute e per le quali sono ad oggi disponibili interventi di prevenzione primaria e trattamenti farmacologici.

Quali sono i sintomi o i segnali che mi possono far pensare di avere un disturbo al cuore?

Non c’è un sintomo ben definito che indichi con certezza un disturbo cardiaco, ma alcuni segnali possono suggerire la sua presenza e la coesistenza di altri sintomi può aiutare il medico a fornire una diagnosi quasi certa.

I sintomi di un disturbo cardiaco includono:

  • palpitazioni, ossia battiti irregolari del cuore,
  • dolore toracico,
  • affanno e affaticamento anche nel compiere le normali attività quotidiane,
  • gonfiori alle gambe e ai piedi,
  • vertigini, svenimenti e sensazione di stordimento.

Possiamo adottare noi in primis qualche misura per la prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare?

Certamente sì, per fare prevenzione ci sono alcune “regole” da seguire:

  1. teniamo sotto controllo con analisi periodiche del sangue:
    • livelli di colesterolo LDL definito anche “colesterolo cattivo” devono rimanere sotto i 100 mg/dl mentre i livelli del colesterolo HDL (colesterolo buono) devono essere maggiori di 50 mg/dl. Quando il colesterolo supera questi livelli, si parla di ipercolesterolemia.I livelli di trigliceridi devono essere tenuti inferiori a 150 mg/dl. Quando i trigliceridi superano questo livello, si parla di ipertrigliceridemia.I livelli di glicemia a digiuno devono essere compresi tra 60 e 110 mg/dl. Quando la glicemia supera questi livelli si parla di iperglicemia e possono portare ad una patologia ben nota, il diabete.
    Seguire una dieta corretta ed equilibrata ricca di frutta e verdura, povera di carni rosse, prediligendo quelle bianche e il pesce, evitando cibi contenenti zuccheri raffinati e abituandosi a svolgere regolarmente attività fisica, ci aiuta a tenere i parametri sopracitati nella norma e a ridurre anche il rischio di sovrappeso e obesità.
  2. teniamo sotto controllo la pressione:livelli ottimali di pressione sistolica (la “massima”) non devono essere superiori a 130 mm Hg e quelli della pressione diastolica (la “minima”) non devono essere superiori a 90 mm Hg. Quando si superano questi livelli, si parla di ipertensione.

Non dimentichiamoci che quando rileviamo almeno 3 di questi 5 fattori (obesità addominale, ipertensione, ipertrigliceridemia, iperglicemia, ipertensione) incorriamo in quella che viene definita sindrome metabolica, una particolare condizione clinica caratterizzata dalla presenza in uno stesso individuo di più fattori di rischio cardiovascolare.

Fonti:

  • Epicentro.iss.it
  • Asmn.re.it
  • Ilritrattodellasalute.org
  • Wworld-heart-federation.org

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